Epilati o
depilati? Questione di feeling. Se siete per i metodi dolci allora la
soluzione con la d è quella che fa per voi. Strumenti: creme o saponi
depilatori, rasoi a lama o elettrici. L’operazione consiste nel
decespugliare senza sradicare. Lato positivo, non si soffre. Lato
negativo, si accelera la ricrescita e l’ispessimento del pelo.
Chi
invece non teme lo strappo, può darsi all’epilazione. Condizione
necessaria una lunghezza minima dell’arbustello di 4 millimetri. La
tecnica prevede l’uso di ceretta e strisce, oltre a richiedere mano
ferma e gesto deciso. Con gli epilatori a pinzetta la ripassata è
d’obbligo per non lasciare tracce.
Fino a due, (nei casi più fortunati)
tre settimane, siete più leggere. Il dopo vale per tutte: non vanno
applicate lozioni alcoliche o profumi perché la pelle si potrebbe
irritare; va stesa una crema lenitiva e idratante per togliere
l’arrossamento; meglio non esporsi al sole subito dopo, soprattutto in
caso di ceretta: aspettate finché i puntini rossi, segno evidente del
lavoro, non sono spariti. Tra i prodotti in crema, Depilzero promette un
risultato di lunga durata e un ricrescita lenta, nella sua formulazione
mette proteine e olio di jojoba che rispettano l’epidermide. Sotto la
doccia il sapone depilatorio Veet Supreme Essence con fragranza di rosa e
olii essenziali (9 euro circa), è pratico e veloce. Lo si stende sulla
zona e lo si risciacqua con la spugnetta, meglio se ruvida. I
barattolini di cera da scaldare sul fornelletto sono ormai obsoleti,
meglio optare sui rulli autoriscaldanti roll on. La ricarica della cera è
parte integrante dell’apparecchio e in 20 minuti circa sono pronti da
passare (consiglio: date una spuntatina al pelo se è troppo lungo,
patirete meno nello stendere il prodotto). Easy Wax (sempre della Veet)
contiene 20 pratiche strisce in tessuto lavabile per un riutilizzo,
quasi all’infinito, e due ricariche di cera e salviettine post epil per
rimuovere i residui appiccicosi. Ci sono anche le strisce già pronte.
Basta strofinarle tra le mani, dividere i lembi, come fosse del
bioadesivo e posizionarle sulla pelle pulita e asciutta.
Quelle di Epil Stop di Bottega Verde (10,90 euro) sono arricchite con
olio di mandorle dolci, per un lavoretto di fino adatto anche agli
incarnati più delicati. Ma se si vuole risolvere il problema del pelo
superfluo in modo definitivo, l'alternativa è il laser.
Il principio è quello della fototermolisi selettiva, dove gli impulsi
bombardono in modo mirato la melanina del bulbo pilifero, scaldandola e
distruggendola. Risultato, in 4 o 5 applicazioni si è fatta piazza
pulita. Oggi la tecnica non è prerogativa solo dei centri estetici. La
tecnologia è diventata home made. Un esempio rappresentativo (ma sul
mercato ormai avete ampia scelta) è l'epilatore a luce pulsata Philips
Lumea, costa circa sette anni di cerette .
Quindi il rasoio ispessirebbe davvero il pelo? Io so che è un mito.
RispondiEliminaPoi non contesto esprienze diverse al massimo le discuto :).