L’estate è
la stagione nella quale si hanno a disposizione tantissime verdure
dalle mille proprietà benefiche, come ad esempio il pomodoro,
la verdura che a ragion veduta può essere definita l’ortaggio principe
dell’estate. Il pomodoro, oltre ad essere fresco e dissetante, contiene
diverse sostanze utili per mantenere la pelle giovane e a proteggerla contro le scottature; la scoperta viene da una serie di studi realizzati dai ricercatori dell’Università di Newcastle.
Secondo questa ricerca, insomma, il pomodoro
sarebbe un’ottima e valida alternativa, tra l’altro economica e
naturale, ai vari prodotti cosmetici per la pelle, ma non solo: le
sostanze contenute nei pomodori sono utili per la salute generale
dell’organismo. Del resto, in estate, consumare i pomodori è molto
facile: si prestano bene ad essere mangiati in insalata, come contorno o
anche sottoforma di salsa e di succo, sono buoni e versatili e in più
fanno bene alla salute e alla pelle.
La sostanza contenuta nel pomodoro che più di ogni altra è benefica per la pelle è il Licopene, un antiossidante molto efficace, utile per proteggere la pelle dagli attacchi dei raggi UV ma anche per prevenire le malattie dell’invecchiamento e l’apparato cardiovascolare.
Nello studio condotto dai ricercatori dell’Università di Newcastle, e presentati alla Royal Society of Medicine di Londra,
è stata analizzata e messa a confronto la pelle di 20 donne di età
compresa tra i 21 e i 47 anni suddivide in due gruppi; il primo gruppo
ha assunto per 12 settimane cinque cucchiai al giorno di passata di
pomodoro con l’aggiunta di 10 g. di olio d’oliva, mentre alle volontarie
del secondo gruppo sono state date le stesse quantità di solo olio
d’oliva.
Successivamente le pazienti sono state esposte ai raggi solari
e al termine delle dodici settimane di test sono state effettuate delle
analisi che hanno evidenziato un notevole miglioramento nella capacità
della pelle di proteggersi dai raggi del sole tra le
donne che avevano assunto la passata di pomodoro rispetto al gruppo di
controllo. In pratica, nel gruppo che aveva mangiato il pomodoro sono
state riscontrate meno scottature solari sotto forma di minore
arrossamento della pelle, esattamente come se avessero usato una crema
solare.
Inoltre, le analisi hanno evidenziato un aumento dei livelli procollagene,
un enzima precursore del collagene, ovvero la sostanza che dà struttura
alla pelle. Gli scienziati hanno rilevato, inoltre, che l’assunzione di
pomodoro è utile anche per proteggere il DNA mitocondriale, collegato, anch’esso, all’invecchiamento della pelle.
Quindi,
via libera al pomodoro in tavola e nei piatti estivi e non solo per la
sua bontà, ma soprattutto per le sue proprietà benefiche e per la
bellezza e la salute della pelle; non dimenticate, comunque, di
proteggervi dal scottature anche con una crema solare adeguata e con un
giusto abbigliamento.
martedì 25 giugno 2013
La depilazione dell’inguine
Prima di arrivare in spiaggia e rendervi conto che non lo siete date un’occhiata al vostro inguine e controllate minuziosamente la vostra depilazione.
I peli superflui sono davvero antiestetici e lo sono soprattutto quelli in prossimità dell’inguine, i quali, solitamente, sono più spessi e più scuri rispetto a quelli di altre zone del corpo.
Soprattutto in spiaggia è necessario fare particolare attenzione, perché i peli possono risultare molto visibili con la luce del sole o fuoriuscire dal costume. Per evitare ogni possibile imbarazzo vediamo come depilare l’inguine.
Qualunque sia il tipo di depilazione che scegliete, ceretta, crema o rasoio, cercate di dare la giusta dimensione ai peli dell’inguine. Esistono, infatti, diverse possibilità di depilazione che si adattano più o meno meglio ai diversi tipi di costume che si indossano.
Per chi sceglie un costume a pantaloncino o una classica culottes è sufficiente la depilazione classica, con la quale vengono eliminati solo i peli che escono dal pantaloncino o dalla mutandina.
Se invece preferite costumi ridotti, come il perizoma o la brasiliana, si deve operare in modo più incisivo, scegliendo tra la depilazione all’americana o alla brasiliana. In questo caso la depilazione viene effettuata anche sulle grandi labbra e viene lasciata solo una striscia o un triangolino sull’inguine.
I peli superflui sono davvero antiestetici e lo sono soprattutto quelli in prossimità dell’inguine, i quali, solitamente, sono più spessi e più scuri rispetto a quelli di altre zone del corpo.
Soprattutto in spiaggia è necessario fare particolare attenzione, perché i peli possono risultare molto visibili con la luce del sole o fuoriuscire dal costume. Per evitare ogni possibile imbarazzo vediamo come depilare l’inguine.
Qualunque sia il tipo di depilazione che scegliete, ceretta, crema o rasoio, cercate di dare la giusta dimensione ai peli dell’inguine. Esistono, infatti, diverse possibilità di depilazione che si adattano più o meno meglio ai diversi tipi di costume che si indossano.
Per chi sceglie un costume a pantaloncino o una classica culottes è sufficiente la depilazione classica, con la quale vengono eliminati solo i peli che escono dal pantaloncino o dalla mutandina.
Se invece preferite costumi ridotti, come il perizoma o la brasiliana, si deve operare in modo più incisivo, scegliendo tra la depilazione all’americana o alla brasiliana. In questo caso la depilazione viene effettuata anche sulle grandi labbra e viene lasciata solo una striscia o un triangolino sull’inguine.
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Il decalogo per sfruttare al massimo i benefici dei raggi ultravioletti, senza pericoli
Sole,
croce e delizia: fa bene o fa male? Tutto dipende da come e da quanto ci
si espone. Perché diventi un alleato di salute e bellezza, è
fondamentale sapere come “affrontarlo”.
I raggi ultravioletti hanno un ruolo importante nella sintesi organica di vitamina D, la sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro e in grado di proteggere le ossa da malattie quali il rachitismo e l’osteoporosi. Ma per godere appieno di questi effetti benefici bisogna non dimenticare questo importante decalogo antirischio messo a punto dal ministero della Salute.
Regole per prendere il sole senza rischi
1. Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute. Nessun prodotto filtra tutti i raggi UV, ma l’uso di creme solari appropriate protegge dai rischi del cancro della pelle, evita arrossamenti ed eritemi e previene il fotoinvecchiamento della pelle.
2. È importante scegliere e confrontare i solari in base al tipo di pelle (fototipo), di esposizione e luogo (neve, mare, piscina, sabbia, ecc.). Utilizzare prodotti che offrono una protezione sufficiente, chiedendo consiglio, in caso di dubbio, al medico o al farmacista. Porre maggiore attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini ad acqua, neve o sabbia.
I raggi ultravioletti hanno un ruolo importante nella sintesi organica di vitamina D, la sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro e in grado di proteggere le ossa da malattie quali il rachitismo e l’osteoporosi. Ma per godere appieno di questi effetti benefici bisogna non dimenticare questo importante decalogo antirischio messo a punto dal ministero della Salute.
Regole per prendere il sole senza rischi
1. Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute. Nessun prodotto filtra tutti i raggi UV, ma l’uso di creme solari appropriate protegge dai rischi del cancro della pelle, evita arrossamenti ed eritemi e previene il fotoinvecchiamento della pelle.
2. È importante scegliere e confrontare i solari in base al tipo di pelle (fototipo), di esposizione e luogo (neve, mare, piscina, sabbia, ecc.). Utilizzare prodotti che offrono una protezione sufficiente, chiedendo consiglio, in caso di dubbio, al medico o al farmacista. Porre maggiore attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini ad acqua, neve o sabbia.
Nessun
prodotto protegge totalmente. Non esporsi al sole troppo a lungo anche
se si utilizza un prodotto per la protezione solare UVA+UVB.
4. Evitare comunque le ore più calde (11-15) e sostare in un luogo ombreggiato fra le 11 e le 13, ricordando però che alberi, ombrelloni e tettoie non proteggono completamente dalle radiazioni solari. Controllate l’indice di UV ogni giorno, anche attraverso le pagine delle previsioni del tempo sui giornali: più alto è l’indice, più importante è proteggersi.
5. Cercare di non scottarsi mai. Nelle ore più calde indossare una T-shirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole.
6. Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole. Proteggeteli sempre utilizzando maglietta e cappello e tenendoli sotto l’ombrellone nelle ore più calde.
7. Applicare il prodotto per la protezione solare prima di ogni esposizione al sole. Il fatto di essere già abbronzati non costituisce una protezione sufficiente.
8. Non dimenticare di applicare il prodotto solare su tutte le parti del corpo esposte al sole. Per essere efficaci i solari devono essere applicati correttamente e in quantità adeguata (normalmente 35 g di solare per tutto il corpo, pari a circa sei cucchiaini da tè).
Rinnovare l’applicazione, specialmente dopo il bagno o essersi asciugati o se si è sudato molto.
9. Proteggete la pelle anche durante il bagno in mare o in piscina perché i raggi ultravioletti agiscono anche quando siete in acqua.
4. Evitare comunque le ore più calde (11-15) e sostare in un luogo ombreggiato fra le 11 e le 13, ricordando però che alberi, ombrelloni e tettoie non proteggono completamente dalle radiazioni solari. Controllate l’indice di UV ogni giorno, anche attraverso le pagine delle previsioni del tempo sui giornali: più alto è l’indice, più importante è proteggersi.
5. Cercare di non scottarsi mai. Nelle ore più calde indossare una T-shirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole.
6. Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole. Proteggeteli sempre utilizzando maglietta e cappello e tenendoli sotto l’ombrellone nelle ore più calde.
7. Applicare il prodotto per la protezione solare prima di ogni esposizione al sole. Il fatto di essere già abbronzati non costituisce una protezione sufficiente.
8. Non dimenticare di applicare il prodotto solare su tutte le parti del corpo esposte al sole. Per essere efficaci i solari devono essere applicati correttamente e in quantità adeguata (normalmente 35 g di solare per tutto il corpo, pari a circa sei cucchiaini da tè).
Rinnovare l’applicazione, specialmente dopo il bagno o essersi asciugati o se si è sudato molto.
9. Proteggete la pelle anche durante il bagno in mare o in piscina perché i raggi ultravioletti agiscono anche quando siete in acqua.
10. Utilizzare prodotti che proteggono sia dai raggi UVA che UVB. Usare
prodotti solari che offrono almeno una protezione “media”, ossia un SPF
(fattore di protezione solare) di 15, 20 o 25.
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LA FRUTTA CHE ABBRONZA
Carote,
radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti naturali in
grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una tintarella naturale
ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle elevate
temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten
del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di 'Scipionè,
il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una settimana
rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate, dopo una
primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210
anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto
alla media.
Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - conclude la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - conclude la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
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Sorriso prezioso
Per noi donne il sorriso svolge un ruolo fondamentale per la conquista del partner, è un'arma di seduzione importantissima
perché per moltissimi uomini il sorriso è un aspetto fondamentale ed
una delle cose che osservano per prima in una donna. Però, la cura dei
denti è molto costosa, e spesso si è costrette a rinunciarvi. Allo
stesso tempo molte di noi, come confermato da Prestitosulweb.it, per sostenere tutte le spese necessarie ricorrono a dei prestiti, perché per essere veramente soddisfatte del nostro sorriso i nostri denti oltre ad essere bianchi e perfettamente regolari, devono essere curati e sani.
Moltissime, fra noi donne italiane, fuggono dalle cure dentistiche, ritenute troppo costose e spesso superflue, che si possono addirittura evitare o rinviare. Perché non è solo la paura della poltrona a frenarci, ma soprattutto costi eccessivi delle cure dentistiche e odontoiatriche, che molte volte possono essere sostenute solamente ricorrendo al prestito.
In generale secondo un’indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSaluteben il 51% degli italiani sopra i 30 anni, infatti, ha dichiarato di non essersi mai seduto sulla poltrona di un dentista negli ultimi 12 mesi a causa dei costi troppo elevati, e il 32% non ha nessuna intenzione di farlo in futuro, salvo di fronte a un’emergenza. Una delle poche soluzioni a cui pensare per affrontare questa tipologia di spesa è quella, tra l'altro sempre più diffusa, del ricorso a un finanziamento.
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Moltissime, fra noi donne italiane, fuggono dalle cure dentistiche, ritenute troppo costose e spesso superflue, che si possono addirittura evitare o rinviare. Perché non è solo la paura della poltrona a frenarci, ma soprattutto costi eccessivi delle cure dentistiche e odontoiatriche, che molte volte possono essere sostenute solamente ricorrendo al prestito.
In generale secondo un’indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSaluteben il 51% degli italiani sopra i 30 anni, infatti, ha dichiarato di non essersi mai seduto sulla poltrona di un dentista negli ultimi 12 mesi a causa dei costi troppo elevati, e il 32% non ha nessuna intenzione di farlo in futuro, salvo di fronte a un’emergenza. Una delle poche soluzioni a cui pensare per affrontare questa tipologia di spesa è quella, tra l'altro sempre più diffusa, del ricorso a un finanziamento.
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Come realizzare una base trucco luminosa
Primer,
correttore e fondotinta: sono questi i tre gesti per creare una base
make up a regola d'arte, irrinunciabili e quasi rituali. Ma oggi, ci
dice l'esperto di make up Michele Magnani, le regole subiscono uno
stravolgimento e il correttore si stende dopo il fondotinta.
La parola d'ordine per questa primavera? Sperimentare! Stravolgere le regole, mettere in discussione gesti ormai entrati nella daily routine. «I primer dovranno necessariamente entrare a far parte del beauty case di tutte le donne proprio per ottenere un effetto iper-naturale, stesi prima del fondotinta o meglio ancora miscelati con esso», ha spiegato appunto Magnani.
«Questi primer vanno stesi su tutto il viso per creare una setosità di base e per utilizzare meno fondotinta, ottenendo un effetto vellutato e naturale. I primer sono sempre più tecnico-logici e la tecnologia aiuta molto lo stile di applicazione, perché facilità il numero dei passaggi, diminuendoli e facendo sì che il risultato sia una pelle trasparente e il più naturale possibile».
«I siliconi volatili contenuti nei primer non otturano i pori come si pensa, anzi producono un effetto benefico perché trattengono l'idratazione più a lungo nella pelle. Quindi danno un immediato effetto ottico di levigatezza della pelle. Effetto aumentato anche dalle particelle perlescenti che conferiscono invece un effetto compattezza, facilitano la stesura del make up e la pelle necessiterà così di meno fondotinta e correttore».
Fondotinta: scegli quello più adatto alla tua pelle
«Altri prodotti indispensabili allo scopo sono gli highlighter, magari miscelati con i correttori. Potenziano il pigmento e coprono meglio, rendendo impercettibile l'effetto texture sulla pelle», dice ancora l'esperto. «Nei backstage si usa mettere il fondotinta e poi il correttore solo dove necessita, nelle zone d'ombra, quasi fosse un finish, per non appesantire la pelle e fare meno passaggi. Nella beauty routine di una donna solitamente il passaggio è: correttore, primer, fondotinta, ma così facendo può accadere che, stendendo il fondotinta un po' di correttore sparisca e occorra rimetterlo. Quindi si va a stratificare e a rendere più pesante la zona occhi che invece è più delicata. Applicando quindi il correttore una sola volta, alla fine e solo dove serve, sopratutto nelle zone d'ombra, la pelle risulterà più leggera, luminosa e trasparente».
Per creare tanti punti luce sul viso mantenendo un aspetto del tutto naturale Michele Magnani consiglia l'utilizzo di un gloss. Sullo zigomo, sulla palpebra, in punti diciamo insuali. «Un'altra novità per la stagione è lo sculpting. Si possono utilizzare gli sculpting cream, creme colorate che creano delle ombre naturali, facili da applicare e texturizzate. Questo prodotto va a ridefinire i volumi del viso come tocco finale. O quasi. Gli sculpt, infatti,si possono stendere sopra o sotto la cipria, non vanno a macchiare ma danno un diverso effetto di luce, più cremoso. Risultato? La pelle appare volumizzata ma solo nei punti giusti».
Come vanno stesi? «Con il pennello o con le dita, dipende dalla manualità della persona. Non con la spugnetta perché porta via troppo prodotto. Con pennello e poi picchiettato con le dita o con dita e poi sfumato con pennello, dipende da ognuna», suggerisce Michele Magnani.
Infine, come ultimo consiglio, Magnani ci parla delle polveri minerali: «Non seccano la pelle perché contengono olio di jojoba e particelle riflettenti e creano un meraviglioso effetto visivo perché la pelle diventa subito naturale, luminosa, fresca e leggera. Queste polveri fissano il make up e danno un incredibile effetto finish. Anche a livello di fotografia e video rendono moltissimo, ringiovaniscono, perché riflettono la luce e dare un effetto offuscato, come l'effetto calza in televisione».
La parola d'ordine per questa primavera? Sperimentare! Stravolgere le regole, mettere in discussione gesti ormai entrati nella daily routine. «I primer dovranno necessariamente entrare a far parte del beauty case di tutte le donne proprio per ottenere un effetto iper-naturale, stesi prima del fondotinta o meglio ancora miscelati con esso», ha spiegato appunto Magnani.
«Questi primer vanno stesi su tutto il viso per creare una setosità di base e per utilizzare meno fondotinta, ottenendo un effetto vellutato e naturale. I primer sono sempre più tecnico-logici e la tecnologia aiuta molto lo stile di applicazione, perché facilità il numero dei passaggi, diminuendoli e facendo sì che il risultato sia una pelle trasparente e il più naturale possibile».
«I siliconi volatili contenuti nei primer non otturano i pori come si pensa, anzi producono un effetto benefico perché trattengono l'idratazione più a lungo nella pelle. Quindi danno un immediato effetto ottico di levigatezza della pelle. Effetto aumentato anche dalle particelle perlescenti che conferiscono invece un effetto compattezza, facilitano la stesura del make up e la pelle necessiterà così di meno fondotinta e correttore».
Fondotinta: scegli quello più adatto alla tua pelle
«Altri prodotti indispensabili allo scopo sono gli highlighter, magari miscelati con i correttori. Potenziano il pigmento e coprono meglio, rendendo impercettibile l'effetto texture sulla pelle», dice ancora l'esperto. «Nei backstage si usa mettere il fondotinta e poi il correttore solo dove necessita, nelle zone d'ombra, quasi fosse un finish, per non appesantire la pelle e fare meno passaggi. Nella beauty routine di una donna solitamente il passaggio è: correttore, primer, fondotinta, ma così facendo può accadere che, stendendo il fondotinta un po' di correttore sparisca e occorra rimetterlo. Quindi si va a stratificare e a rendere più pesante la zona occhi che invece è più delicata. Applicando quindi il correttore una sola volta, alla fine e solo dove serve, sopratutto nelle zone d'ombra, la pelle risulterà più leggera, luminosa e trasparente».
Per creare tanti punti luce sul viso mantenendo un aspetto del tutto naturale Michele Magnani consiglia l'utilizzo di un gloss. Sullo zigomo, sulla palpebra, in punti diciamo insuali. «Un'altra novità per la stagione è lo sculpting. Si possono utilizzare gli sculpting cream, creme colorate che creano delle ombre naturali, facili da applicare e texturizzate. Questo prodotto va a ridefinire i volumi del viso come tocco finale. O quasi. Gli sculpt, infatti,si possono stendere sopra o sotto la cipria, non vanno a macchiare ma danno un diverso effetto di luce, più cremoso. Risultato? La pelle appare volumizzata ma solo nei punti giusti».
Come vanno stesi? «Con il pennello o con le dita, dipende dalla manualità della persona. Non con la spugnetta perché porta via troppo prodotto. Con pennello e poi picchiettato con le dita o con dita e poi sfumato con pennello, dipende da ognuna», suggerisce Michele Magnani.
Infine, come ultimo consiglio, Magnani ci parla delle polveri minerali: «Non seccano la pelle perché contengono olio di jojoba e particelle riflettenti e creano un meraviglioso effetto visivo perché la pelle diventa subito naturale, luminosa, fresca e leggera. Queste polveri fissano il make up e danno un incredibile effetto finish. Anche a livello di fotografia e video rendono moltissimo, ringiovaniscono, perché riflettono la luce e dare un effetto offuscato, come l'effetto calza in televisione».
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L’inquinamento sulla pelle
I segni
dell’inquinamento possono essere molto evidenti anche sul nostro aspetto
fisico. Lo smog che si respira in città è ormai tantissimo, le polveri
sottili e i gas di scarico possono davvero danneggiare oltre che i
nostri polmoni anche i nostri capelli e la nostra pelle.
Le sostanze presenti nell’aria sono infatti altamente infiammatorie.
Le cellule della pelle e dei capelli, attaccati giornalmente da queste sostanza perdono parte delle proprie capacità di autodifesa e tendono così a “morire” precocemente. E’ necessario cercare di ridurre l’impatto calcolando che la pelle è il primo organo che risente dell’attacco di queste sostanze. E’ bene quindi prendere le dovute precauzioni, magari utilizzando una crema protettiva anche durante l’inverno, soprattutto per il viso e avendo la cura di struccarsi e detergere la superficie cutanea ogni qual volta si fa ritorno a casa.
Col tempo infatti possono verificarsi situazioni a rischio che è sempre bene prevenire con piccole accortezze. Viso, mani e decolté sono le parti più colpite, ma anche il cuoio capelluto, che può subire arrossamenti anche molto importanti. L’ideale è l’utilizzo di cosmetici barriera. Un valido aiuto anche dall’alimentazione: sì a pesce, frutta e verdura.
Le sostanze presenti nell’aria sono infatti altamente infiammatorie.
Le cellule della pelle e dei capelli, attaccati giornalmente da queste sostanza perdono parte delle proprie capacità di autodifesa e tendono così a “morire” precocemente. E’ necessario cercare di ridurre l’impatto calcolando che la pelle è il primo organo che risente dell’attacco di queste sostanze. E’ bene quindi prendere le dovute precauzioni, magari utilizzando una crema protettiva anche durante l’inverno, soprattutto per il viso e avendo la cura di struccarsi e detergere la superficie cutanea ogni qual volta si fa ritorno a casa.
Col tempo infatti possono verificarsi situazioni a rischio che è sempre bene prevenire con piccole accortezze. Viso, mani e decolté sono le parti più colpite, ma anche il cuoio capelluto, che può subire arrossamenti anche molto importanti. L’ideale è l’utilizzo di cosmetici barriera. Un valido aiuto anche dall’alimentazione: sì a pesce, frutta e verdura.
Il trucco che fa per te
A seconda del tuo tipo di pelle e del colore dei tuoi occhi, ci sono ombretti e fard più adatti a te: scopri quali sono!
Il trucco nasce per valorizzare l'aspetto di una donna, non per trasformarlo in una tavolozza in cui sperimentare tutti i tubetti di colore; certo, se siete delle esperte makeup artist saprete come giocare con le diverse tonalità di ombretti e fard, ma se invece vi ritenete ancora alle prime armi è meglio puntare sui colori sicuri, che donano particolarmente ai vostri occhi e al vostro incarnato. Ecco qualche regola generale da seguire:Occhi azzurri: l'arancione è perfetto per voi, da sfumare con toni color albicocca, dorati o rosa pesca; evitate il blu e verde, non metterebbero in risalto gli occhi. Mettete in evidenza la pupilla giocando con colori di contrasto, e completando con un bel mascara.
Occhi verdi: il viola è l'ideale, così come il prugna o il lilla; no al blu. potete sottolineare il colore dell'iride con una matita verde scuro all'interno della waterline.
Occhi marroni: dorato, marrone, grigio-verde... gli ombretti vi stanno quasi tutti bene: l'importante è non pasticciarli troppo. Usate la matita nera all'attaccatura delle ciglia, e ora che è estate esibite un trucco dorato, solare.
Occhi neri: grigio scuro, blu, prugna, e tutte le sfumature intense e metallizzate vi donano; evitate invece i toni pastello, che potrebbero mortificare lo sguardo. Abbondate con l'eyeliner, da usare solo sulla rima superiore degli occhi se sono piccoli.
Se avete la pelle chiara, un blush rosato vi dona molto; non abusate con la terra però: se non siete abbronzate è inutile cercare di ricreare l'effetto tintarella sulle guance, stonerebbe troppo con il resto dell'incarnato. Il contrario invece vale per la carnagione olivastra: sì ai bronzer dorati e illuminanti, no ai fard rosa e albicocca.
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Consigli per l'ombretto
Sembra
difficile ma non lo è. Applicare tre sfumature di ombretto è perfetto
sia per chi ama i colori forti, sia per coloro che preferiscono le tinte
neutre. Scopriamo come fare.
Tre è il numero perfetto. “Tre, son le cose che piacciono a me”, come diceva la signorina Maria in Tutti insieme appassionatamente. Tre come i moschettieri, Qui, Quo, Qua e tre come gli ombretti nella palette ideale per una sguardo irresistibile. Come cantava una nota sigla di cartoni animati: “Noi siamo un trio allerta e pieno di brio”. Che abbiate scelto delle tonalità naturali, per esempio beige, marrone chiaro e marrone scuro, o che preferiate sbizzarrirvi con il make up ultra colorato tanto di moda quest’estate, la tecnica per stendere al meglio l’ombretto è sempre la stessa. Eccola.
Per prima cosa stendete un velo di cipria per avere una base su tutto il volto, anche intorno agli occhi. Cominciate poi con un pennello abbastanza ampio a stendere la tonalità più chiara, detta anche illuminante, in quantitativo minimo sia sulla palpebra che sull’arcata sopracciliare. In questa fase la polvere utilizzata deve essere pochissima dato che state solamente preparando l’occhio. Passate poi all’applicazione della tonalità media che dovrà occupare la palpebra mobile con una piccola sfumatura più scura verso la parte esterna dell’occhio all’altezza della piega palpebrale. Con l’aiuto del pennello più grande, appena sporcato di illuminante sfumate in modo da amalgamare le due tonalità. Prendete ora l’ombretto più scuro e con un pennellino sottilissimo, applicatelo lungo l’attaccatura delle ciglia come se fosse un eyeliner. Volendo potete applicarlo anche nella parte inferiore del contorno occhi.
Le più esperte possono enfatizzare la zona d’ombra già creata vicino la piega palpebrale esaltando la forma a mandorla degli occhi. Sfumate nuovamente o sempre con l’aiuto di un pennello grande o con una spugnetta in modo che le diverse fasi del vostro lavoro appaiano come un unicum compatto. A questo punto è il momento del rimmel: chi ha scelto le tinte accese può passarlo due volte in modo da accentuare il contrasto tra il nero delle ciglia e le palpebre.
Sembrava difficile ma non lo era. Truccarsi è come disegnare: è una questione di abitudine, bisogna prenderci la mano. Perciò non guardate alle palette da tre colori con sospetto: potete usarle con molta disinvoltura anche voi. Quando poi sarete diventate davvero brave, e, ovviamente, quando la serata lo consentirà, potrete addirittura giocare a mischiarle tenendo sempre presente che modo di utilizzare il colore più chiaro, quello medio, e quello più scuro, è sempre lo stesso.
Tre è il numero perfetto. “Tre, son le cose che piacciono a me”, come diceva la signorina Maria in Tutti insieme appassionatamente. Tre come i moschettieri, Qui, Quo, Qua e tre come gli ombretti nella palette ideale per una sguardo irresistibile. Come cantava una nota sigla di cartoni animati: “Noi siamo un trio allerta e pieno di brio”. Che abbiate scelto delle tonalità naturali, per esempio beige, marrone chiaro e marrone scuro, o che preferiate sbizzarrirvi con il make up ultra colorato tanto di moda quest’estate, la tecnica per stendere al meglio l’ombretto è sempre la stessa. Eccola.
Per prima cosa stendete un velo di cipria per avere una base su tutto il volto, anche intorno agli occhi. Cominciate poi con un pennello abbastanza ampio a stendere la tonalità più chiara, detta anche illuminante, in quantitativo minimo sia sulla palpebra che sull’arcata sopracciliare. In questa fase la polvere utilizzata deve essere pochissima dato che state solamente preparando l’occhio. Passate poi all’applicazione della tonalità media che dovrà occupare la palpebra mobile con una piccola sfumatura più scura verso la parte esterna dell’occhio all’altezza della piega palpebrale. Con l’aiuto del pennello più grande, appena sporcato di illuminante sfumate in modo da amalgamare le due tonalità. Prendete ora l’ombretto più scuro e con un pennellino sottilissimo, applicatelo lungo l’attaccatura delle ciglia come se fosse un eyeliner. Volendo potete applicarlo anche nella parte inferiore del contorno occhi.
Le più esperte possono enfatizzare la zona d’ombra già creata vicino la piega palpebrale esaltando la forma a mandorla degli occhi. Sfumate nuovamente o sempre con l’aiuto di un pennello grande o con una spugnetta in modo che le diverse fasi del vostro lavoro appaiano come un unicum compatto. A questo punto è il momento del rimmel: chi ha scelto le tinte accese può passarlo due volte in modo da accentuare il contrasto tra il nero delle ciglia e le palpebre.
Sembrava difficile ma non lo era. Truccarsi è come disegnare: è una questione di abitudine, bisogna prenderci la mano. Perciò non guardate alle palette da tre colori con sospetto: potete usarle con molta disinvoltura anche voi. Quando poi sarete diventate davvero brave, e, ovviamente, quando la serata lo consentirà, potrete addirittura giocare a mischiarle tenendo sempre presente che modo di utilizzare il colore più chiaro, quello medio, e quello più scuro, è sempre lo stesso.
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Acne giovanile, ricerca: sotto accusa latte e grassi
Contro
l'acne la dieta mediterranea può fare la differenza. E' quanto emerge
da uno studio sulla relazione tra il disturbo della pelle e la regina
delle diete condotto da un team di ricerca dell'università La Sapienza
di Roma. La ricerca ha dimostrato la forte associazione tra l'acne e
l'assunzione di latte vaccino e alimenti ad alto indice glicemico, ma
anche l'effetto protettivo della dieta tipicamente mediterranea sullo
sviluppo dell'acne.
Una malattia infiammatoria che interessa circa il 79-95% della popolazione giovanile occidentale e il 40-45% degli uomini e delle donne di età superiore ai 25 anni. Ed è la prima causa di consultazione dermatologica.
Secondo i ricercatori le cause sono generalmente attribuibili alla predisposizione genetica personale e familiare o all'influenza ormonale, tuttavia l'acne è spesso legata al tipo di alimentazione quotidiana, L'apporto glicemico infatti determina un aumento della secrezione delle ghiandole sebacee e quindi di sebo. Causa scatenante delle lesioni acneiche. Ecco che la dieta mediterranea, caratterizzata principalmente da alimenti a basse indice glicemico, da un elevato consumo di olio d'oliva, ortaggi, legumi, prodotti integrali, frutta e noci, possiede un consistente fattore protettivo nei confronti dell'acne.
L'assunzione di grassi animali saturi, inoltre, è relativamente bassa e un moderato consumo di pesce fornisce un apporto sufficiente di grassi polinsaturi, che contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo Ldl) e ad aumentare quello buono (Hdl).
«Questa alimentazione pertanto considera un modello da seguire per un corretto stile di vita - afferma Giuseppe La Torre docente presso il dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie infettive a La Sapienza - e i suoi benefici per la salute della pelle si aggiungono a quelli per la diminuzione delle malattie cardiovascolari, dell'incidenza del cancro, del colesterolo buono e cattivo».
Una malattia infiammatoria che interessa circa il 79-95% della popolazione giovanile occidentale e il 40-45% degli uomini e delle donne di età superiore ai 25 anni. Ed è la prima causa di consultazione dermatologica.
Secondo i ricercatori le cause sono generalmente attribuibili alla predisposizione genetica personale e familiare o all'influenza ormonale, tuttavia l'acne è spesso legata al tipo di alimentazione quotidiana, L'apporto glicemico infatti determina un aumento della secrezione delle ghiandole sebacee e quindi di sebo. Causa scatenante delle lesioni acneiche. Ecco che la dieta mediterranea, caratterizzata principalmente da alimenti a basse indice glicemico, da un elevato consumo di olio d'oliva, ortaggi, legumi, prodotti integrali, frutta e noci, possiede un consistente fattore protettivo nei confronti dell'acne.
L'assunzione di grassi animali saturi, inoltre, è relativamente bassa e un moderato consumo di pesce fornisce un apporto sufficiente di grassi polinsaturi, che contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo Ldl) e ad aumentare quello buono (Hdl).
«Questa alimentazione pertanto considera un modello da seguire per un corretto stile di vita - afferma Giuseppe La Torre docente presso il dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie infettive a La Sapienza - e i suoi benefici per la salute della pelle si aggiungono a quelli per la diminuzione delle malattie cardiovascolari, dell'incidenza del cancro, del colesterolo buono e cattivo».
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lunedì 24 giugno 2013
Pelle, i consigli arrivano dal corpo
Avere una pelle sana, è sinonimo di salute e bellezza. Anzi, Aristotele
arrivò a scrivere che «la bellezza è la migliore lettera di
raccomandazione». Forse è per questo che proliferano tutorial
(video che spiegano in maniera minuziosa cosa si sta imparando ad usare), consigli fai da te, sedicenti esperti e persino pareri del vip di turno.
L'ultima ‘consigliera’ è l’attrice americana Scarlett Johansson, che intervistata dal magazine «Elle» confessa di essere così tanto patita di rimedi di bellezza, da aver pensato di fare la dermatologa.
«Qualche tempo fa - racconta la musa di Woody Allen , ho iniziato a prendermi cura della pelle in modo naturale. Un bel modo di trattare la nostra pelle è non usare tutti quei prodotti chimici e aggressivi che possono irritare».
Il prodotto naturale prediletto dall’attrice per rendere la pelle lucente e distesa è il succo di limone: «È un ottimo illuminante, può essere un po' pungente ma lo si può diluire con l'acqua. È un rimedio valido perché buono e naturale». Se però preferite affidarvi a esperti del settore, che vi introducano nel mondo della «bellezza che racconta il nostro benessere», allora quello che ci vuole è «Cambio pelle» (edizioni Sperling & Kupfer, euro 17).
Unendo l’esperienza dermatologica di Riccarda Serri e la specializzazione in chirurgia generale di Fabrizio Duranti, il libro affronta la questione epidermide da tutte le angolature: l’alimentazione, lo sport, la pulizia quotidiana, la scelta dei cosmetici. Senza mai dimenticare che «benessere non significa vivere da malati per morire sani, ma ascoltare il proprio corpo e le esigenze che comunica».
(video che spiegano in maniera minuziosa cosa si sta imparando ad usare), consigli fai da te, sedicenti esperti e persino pareri del vip di turno.
L'ultima ‘consigliera’ è l’attrice americana Scarlett Johansson, che intervistata dal magazine «Elle» confessa di essere così tanto patita di rimedi di bellezza, da aver pensato di fare la dermatologa.
«Qualche tempo fa - racconta la musa di Woody Allen , ho iniziato a prendermi cura della pelle in modo naturale. Un bel modo di trattare la nostra pelle è non usare tutti quei prodotti chimici e aggressivi che possono irritare».
Il prodotto naturale prediletto dall’attrice per rendere la pelle lucente e distesa è il succo di limone: «È un ottimo illuminante, può essere un po' pungente ma lo si può diluire con l'acqua. È un rimedio valido perché buono e naturale». Se però preferite affidarvi a esperti del settore, che vi introducano nel mondo della «bellezza che racconta il nostro benessere», allora quello che ci vuole è «Cambio pelle» (edizioni Sperling & Kupfer, euro 17).
Unendo l’esperienza dermatologica di Riccarda Serri e la specializzazione in chirurgia generale di Fabrizio Duranti, il libro affronta la questione epidermide da tutte le angolature: l’alimentazione, lo sport, la pulizia quotidiana, la scelta dei cosmetici. Senza mai dimenticare che «benessere non significa vivere da malati per morire sani, ma ascoltare il proprio corpo e le esigenze che comunica».
Sì al trucco in spiaggia previene i tumori
Fondotinta, polveri per le guance, fard, terre, ombretti e matite. Ma
anche rossetti e gloss. E' boom del maquillage da spiaggia, diverso
dall'invernale perché formulato appositamente per proteggere dai raggi
solari in base al fototipo e nutrire la pelle sotto l'azione
disidratante del sole.
Promosso anche dai dermatologi, una volta schierati contro il trucco sotto l'ombrellone perché ritenuto l'artefice di pelle grassa, brufoli e intolleranze cutanee.
Ora l'American Academy of dermatology plaude al maquillage da spiaggia dotato di filtri solari aggiuntivi, includendo fra le strategie anti-sole più efficaci per prevenire i tumori della pelle, insieme alle creme idratanti schermanti e ai prodotti solari classici.
«I nuovi filtri sono uno strumento importante contro il cancro della pelle ed è importante che ognuno scelga i vari prodotti in base al proprio fototipo da usare al mare o in città» afferma Zoe Draelos, docente di Dermatologia alla Duke university school of medicine di New York.
Promosso anche dai dermatologi, una volta schierati contro il trucco sotto l'ombrellone perché ritenuto l'artefice di pelle grassa, brufoli e intolleranze cutanee.
Ora l'American Academy of dermatology plaude al maquillage da spiaggia dotato di filtri solari aggiuntivi, includendo fra le strategie anti-sole più efficaci per prevenire i tumori della pelle, insieme alle creme idratanti schermanti e ai prodotti solari classici.
«I nuovi filtri sono uno strumento importante contro il cancro della pelle ed è importante che ognuno scelga i vari prodotti in base al proprio fototipo da usare al mare o in città» afferma Zoe Draelos, docente di Dermatologia alla Duke university school of medicine di New York.
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martedì 11 giugno 2013
Make up perfetto con il trucco semipermanente
Il trucco semipermanente è un alleato della bellezza femminile, aiutando le donne a presentarsi perfette, sempre e comunque. Sopracciglia armoniose, occhi dalla sguardo intenso, labbra definite, viso luminoso.
Tutto questo è possibile, con una spesa anche contenuta. E i prodotti
sono sicuri, perché l'estetista usa colori ad acqua che non provocano né
allergie né irritazioni. Queste sostanze vengono iniettate sottopelle
con una tecnica particolare e il risultato è uguale a quello di un make up
tradizionale, ma rimane nel tempo. Naturalmente non tutti sono bravi
nell'applicare questo tipo di trucco. Il consiglio, quasi un ordine, è
rivolgersi a estetisti professionisti, che garantiscano quello che
fanno, assicurando prima di tutto igiene e pulizia.
E poi dovete essere sicure al cento per cento di quello che volete. Una
volta eseguito il lavoro, devono passare due anni prima di poter porre
rimedio a qualcosa di cui in fondo non eravate proprio convinte. Vediamo
come ottenere un risultato ottimale:
Labbra -Definisce e delinea il contorno labbra in caso fosse irregolare. Si può usare un pigmento più scuro per aumentare otticamente la superficie delle labbra, o più chiaro nel caso si volessero invece correggere delle imperfezioni. Va scelto comunque un tono che si adatti alle vostre labbra, evitando eccessi che possano far apparire le labbra finte.
Occhi - L'esperto potrà fare risaltare lo sguardo, con una linea sottile sul bordo palpebra, come si farebbe con il kajal, o scurire la parte interna della palpebra inferiore. Inoltre, a livello ottico potrà far sembrare il vostro occhio più grande e meno infossato, correggendo la forma.
Sopracciglia - Il trucco permanente serve anche per coprire eventuali imperfezioni delle sopracciglia, che potrebbero essere non omogenee e avere delle parti scoperte. Oppure nei casi i cui sono state tolte esageratamente e non sono più ricresciute
Viso - Ricordate i nei che andavano tanto di moda nel Settecento, quando erano sinonimo di bellezza ed eleganza? Chiedete all'estetista che li potrà ridisegnare, dove volete.
Ecco alcune linee guida da seguire per la vostra sicurezza: controllare sempre l’attestato dell’operatore a cui si richiedono lavori di trucco permanente; controllare che l’operatore disponga di regolare licenza igienico-sanitaria; assicurarsi che i pigmenti siano monodose e sterili; sincerarsi che l’ago sia scartato davanti a voi (e, in generale, tutta l’attrezzatura utilizzata); attenzione a non far utilizzare su di voi una qualsiasi matita da trucco; controllate che le attrezzature siano protette da pellicole plastificate; siate certe che vengano utilizzati i DPI (dispositivi di protezione individuale); assicuratevi che i guanti dell’operatore siano del tipo monouso e sterile; diffidate di operatori troppo economici; usate sempre e comunque il buon senso. E buon trucco.
Labbra -Definisce e delinea il contorno labbra in caso fosse irregolare. Si può usare un pigmento più scuro per aumentare otticamente la superficie delle labbra, o più chiaro nel caso si volessero invece correggere delle imperfezioni. Va scelto comunque un tono che si adatti alle vostre labbra, evitando eccessi che possano far apparire le labbra finte.
Occhi - L'esperto potrà fare risaltare lo sguardo, con una linea sottile sul bordo palpebra, come si farebbe con il kajal, o scurire la parte interna della palpebra inferiore. Inoltre, a livello ottico potrà far sembrare il vostro occhio più grande e meno infossato, correggendo la forma.
Sopracciglia - Il trucco permanente serve anche per coprire eventuali imperfezioni delle sopracciglia, che potrebbero essere non omogenee e avere delle parti scoperte. Oppure nei casi i cui sono state tolte esageratamente e non sono più ricresciute
Viso - Ricordate i nei che andavano tanto di moda nel Settecento, quando erano sinonimo di bellezza ed eleganza? Chiedete all'estetista che li potrà ridisegnare, dove volete.
Ecco alcune linee guida da seguire per la vostra sicurezza: controllare sempre l’attestato dell’operatore a cui si richiedono lavori di trucco permanente; controllare che l’operatore disponga di regolare licenza igienico-sanitaria; assicurarsi che i pigmenti siano monodose e sterili; sincerarsi che l’ago sia scartato davanti a voi (e, in generale, tutta l’attrezzatura utilizzata); attenzione a non far utilizzare su di voi una qualsiasi matita da trucco; controllate che le attrezzature siano protette da pellicole plastificate; siate certe che vengano utilizzati i DPI (dispositivi di protezione individuale); assicuratevi che i guanti dell’operatore siano del tipo monouso e sterile; diffidate di operatori troppo economici; usate sempre e comunque il buon senso. E buon trucco.
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