Primer,
correttore e fondotinta: sono questi i tre gesti per creare una base
make up a regola d'arte, irrinunciabili e quasi rituali. Ma oggi, ci
dice l'esperto di make up Michele Magnani, le regole subiscono uno
stravolgimento e il correttore si stende dopo il fondotinta.
La parola
d'ordine per questa primavera? Sperimentare! Stravolgere le regole,
mettere in discussione gesti ormai entrati nella daily routine. «I
primer dovranno necessariamente entrare a far parte del beauty case di
tutte le donne proprio per ottenere un effetto iper-naturale, stesi
prima del fondotinta o meglio ancora miscelati con esso», ha spiegato
appunto Magnani.
«Questi primer vanno stesi su tutto il viso per creare una setosità di
base e per utilizzare meno fondotinta, ottenendo un effetto vellutato e
naturale. I primer sono sempre più tecnico-logici e la tecnologia aiuta
molto lo stile di applicazione, perché facilità il numero dei passaggi,
diminuendoli e facendo sì che il risultato sia una pelle trasparente e
il più naturale possibile».
«I siliconi volatili contenuti nei primer non otturano i pori come si
pensa, anzi producono un effetto benefico perché trattengono
l'idratazione più a lungo nella pelle. Quindi danno un immediato effetto
ottico di levigatezza della pelle. Effetto aumentato anche dalle
particelle perlescenti che conferiscono invece un effetto compattezza,
facilitano la stesura del make up e la pelle necessiterà così di meno
fondotinta e correttore».
Fondotinta: scegli quello più adatto alla tua pelle
«Altri prodotti indispensabili allo scopo sono gli highlighter, magari
miscelati con i correttori. Potenziano il pigmento e coprono meglio,
rendendo impercettibile l'effetto texture sulla pelle», dice ancora
l'esperto. «Nei backstage si usa mettere il fondotinta e poi il
correttore solo dove necessita, nelle zone d'ombra, quasi fosse un
finish, per non appesantire la pelle e fare meno passaggi. Nella beauty
routine di una donna solitamente il passaggio è: correttore, primer,
fondotinta, ma così facendo può accadere che, stendendo il fondotinta un
po' di correttore sparisca e occorra rimetterlo. Quindi si va a
stratificare e a rendere più pesante la zona occhi che invece è più
delicata. Applicando quindi il correttore una sola volta, alla fine e
solo dove serve, sopratutto nelle zone d'ombra, la pelle risulterà più
leggera, luminosa e trasparente».
Per creare tanti punti luce sul viso mantenendo un aspetto del tutto
naturale Michele Magnani consiglia l'utilizzo di un gloss. Sullo zigomo,
sulla palpebra, in punti diciamo insuali. «Un'altra novità per la
stagione è lo sculpting. Si possono utilizzare gli sculpting cream,
creme colorate che creano delle ombre naturali, facili da applicare e
texturizzate. Questo prodotto va a ridefinire i volumi del viso come
tocco finale. O quasi. Gli sculpt, infatti,si possono stendere sopra o
sotto la cipria, non vanno a macchiare ma danno un diverso effetto di
luce, più cremoso. Risultato? La pelle appare volumizzata ma solo nei
punti giusti».
Come vanno stesi? «Con il pennello o con le dita, dipende dalla
manualità della persona. Non con la spugnetta perché porta via troppo
prodotto. Con pennello e poi picchiettato con le dita o con dita e poi
sfumato con pennello, dipende da ognuna», suggerisce Michele Magnani.
Infine, come ultimo consiglio, Magnani ci parla delle polveri minerali:
«Non seccano la pelle perché contengono olio di jojoba e particelle
riflettenti e creano un meraviglioso effetto visivo perché la pelle
diventa subito naturale, luminosa, fresca e leggera. Queste polveri
fissano il make up e danno un incredibile effetto finish. Anche a
livello di fotografia e video rendono moltissimo, ringiovaniscono,
perché riflettono la luce e dare un effetto offuscato, come l'effetto
calza in televisione».
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